Durante l'anno, propongo percorsi di lettura sul teatro antico, la filosofia del tragico e tragedie greche, aperti a tutti e tutte, senza alcun requisito di ingresso (non è richiesta la conoscenza della lingua greca né la studio della filosofia) che non sia il desiderio di avventurarsi in un percorso di gruppo trasformativo. I gruppi sono soltanto ONLINE, in lingua italiana, gli incontri sono infrasettimanali e serali e raccolgono persone con provenienze e professioni del tutto eterogenee e diverse.
"Si ma cosa si fa in pratica?"
Viviamo in un mondo dove saper leggere e comprendere profondamente non è scontato. Siamo abituati, infatti, a una informazione veloce, immediata, che non lascia spazio per la lettura meditata né per il metabolismo lento dell'anima, che trasformi le informazioni in conoscenza e consapevolezza. In questo percorso noi ci dedichiamo del tempo per leggere con consapevolezza. Ascoltiamo la lettura e ci prestiamo ad esercizi di scambio dialogico (sostenuti dalla filosofia biografica e da uno sguardo compassionevole e non giudicante verso l'altro) e a pratiche filosofiche (lectio philosophica) che aiutino il corpo, il cuore e l'anima a comprendere il messaggio sapienziale. Quest'ultimo, spesso, non si disvela immediatamente durante la lettura, ma in un lento lavoro di gruppo emerge un sapere corale che diventa una memoria preziosa e cara al cuore.
"Insomma, è un gruppo di auto-mutuo-aiuto?"
No, non è un gruppo di terapia nè un gruppo di auto-mutuo-aiuto. Si tratta, invece, di gruppi di persone accomunati dalla passione per le tragedie greche, che sono predisposti alla ricerca di umanità e del senso anche in testi che appaiono molto lontani di noi.
"Fate un gita finale? E come funziona?"
Sì. Dopo aver studiato il testo, organizziamo una gita, preferibilmente in primavera e a un teatro di pietra, per andare a vedere la rappresentazione della stessa tragedia che ci ha appassionato durante l'anno. Sono diverse infatti, in Italia, le compagnie che si occupano di teatro antico ed è molto bello, alla fine di un percorso trasformativo come questo, "dare corpo" a ciò che si è studiato e che ci ha interrogato così profondamente, vedendolo rappresentato direttamente in scena. Le gite non sono obbligatorie e sono escluse dal percorso offerto online. La destinazione delle gite può essere il Teatro Greco di Siracusa, oppure una delle rappresentazioni della "Compagnia del Teatro Iniziatico" (diretta da Angelo Tonelli) oppure "Kerkìs-Teatro antico in scena" (diretto da Christian Poggioni).
"Si, ma quanto costa?"
Dipende. I corsi non sono tutti uguali e variano a seconda della loro natura e dei partecipanti a cui mi rivolgo. Mi è capitato di organizzare gruppi per percorsi a pagamento, ma, di solito, preferisco l'offerta libera e responsabile. Quest'ultimo è uno strumento esso stesso di consapevolezza: ascoltare la propria generosità, la propria disponibilità, il proprio apprezzamento del percorso e trasformarlo in una donazione è - a mio modo di sentire - molto più soddisfacente che rispondere alle esigenze capitalistiche di un mondo basato sulla compravendita. L'offerta libera e responsabile è essa stessa una pratica filosofica - una pratica che prendo molto seriamente.
"E' previsto un certificato spendibile nel mondo del lavoro?"
Assolutamente no! Questo corso non vi promette di diventare guru in una settimana, pagando cifre astronomiche per competenze fintissime. Mi piace chiamarlo, appunto, "percorso", in quanto è un cammino fatto insieme, dove ci prendiamo una pausa dalle aspettative performative del sistema delle competenze e della loro analisi e valutazione. Lo ammetto: mi sento molto poco risonante con i modi ipertecnicisti che spopolano in rete o nel mondo delle professioni di cura. Semplicemente, non è questo, non fa per me. Quindi, ti avviso subito: il miglior diploma che ti offre questo corso è il senso di amicizia (duratura e costante) che si crea nei gruppi di lettura, e la voglia di continuare insieme. Finito il corso non si diventa filosofi e nemmeno esperti di tragedie greche. Tuttavia, si impara a leggere un testo con una disponibilità e una postura diversa, e ci facciamo attraversare dalle storie che vengono messe in scena riconoscendone la distanza e la vicinanza ai nostri tempi.
"Sono indecisa/o. Cosa posso fare?"
Ogni partecipante sa bene che, prima, dopo e durante il nostro percorso insieme, sono sempre disponibile per fissare un appuntamento e vederci personalmente, oppure via Zoom, per parlare delle criticità o degli aspetti di fragilità emersi. Se ti senti interessata/o ma senti che non è il tempo giusto, ti consiglierei di iscriverti alla Newsletter e aspettare. Se invece vuoi provare, contattami in anticipo e cercheremo di capire insieme una formula giusta di partecipazione.
"Gli incontri sono registrati?"
Assolutamente si! Per permettere a tutte/i di partecipare senza perdersi nemmeno un incontro, ogni partecipante ha l'accesso a una cartellina su Drive, dove inserisco, di volta in volta, la registrazione dell'incontro. La partecipazione, anche quando stimolante, deve essere un piacere e non un dovere!